Remedy Lane è il sentiero del rimedio, la via da percorrere per
accettare il proprio passato, trovare un antidoto per tutto quel che non
ha soluzione.
Il mio rimedio è la scrittura, il mio antidoto la fotografia.
Un anno fa ho iniziato il viaggio (link),
determinata a non fermarmi, a conquistare pian piano pezzi di terreno
che avevo perduto, smarriti tra i ricordi e annegati nella nostalgia. Ho
capito come collezionarli per farli miei, affrontarli, dare loro nuovi
nomi e significati.
Quando ci si allontana da un passato che
ormai non c’è più si tende spesso a cercare soltanto la novità, si
evitano gli stessi posti, ci si sforza di creare qualcosa che prima mai
era esistito.
Quante volte mi hai detto di volermi portare in tutti i posti che non ho visto mai?
Ma
io ho smesso di scappare, io ho bisogno di far pace col passato, di
ordinare pian piano tutto quello che ho gettato dentro alla rinfusa nel
momento in cui la mia vita è cambiata repentinamente.
Remedy Lane
è la mia cura. Cammino sui miei passi e affido alle immagini il potere
di dare ai ricordi una luce nuova. Ci sono ancora così tanti luoghi che
ho bisogno di rivedere per raccogliere i pezzetti di me che ho sparso.
Continuo a camminare su cocci che si trasformano in farfalle.
I
ricordi sono confusi, così come lo ero io quando camminavo per queste
strade senza che tu avessi ancora il coraggio di tenermi la mano. Vedo
immagini sfuocate nella mia memoria, sento pervadermi un senso di
smarrimento e l’angoscia che mi assale mi costringe a focalizzarmi su
pochi particolari per non perdere il controllo.
La pioggia è stata
irruenta e ci ha quasi impedito di proseguire la passeggiata, facendomi
sentire come un animale in gabbia che presagisce la vicinanza di
qualcosa che lo rende terribilmente irrequieto.
Ma ora le nuvole se ne
vanno rapide com’erano venute, e quando ci avviciniamo a quelle vie che
nella mia memoria stanno già perdendo forma e colore, la luce riprende a
brillare nel cielo illuminando i ciottoli bagnati.
Nelle pozzanghere specchianti mi vedo funambola: sospesa tra terra e cielo. Funambola come lo ero stata.
In
un attimo capisco che anche questo è un pezzo di sentiero, che questa
luce mista alle lacrime sul terreno può cancellare per sempre i ricordi
precedenti, sostituendone di nuovi.
Calpestare il passato è un conto, seppellirlo è un altro, evitarlo è una cosa ancora differente.
Io cerco di riscoprirlo e reinventarlo. Con te, con le persone che amo.
In un gioco di specchi tra terra e cielo faccio pace con me stessa.
Project Pitchfork - Timekiller
Restano solo poche immagini che non posso cancellare. Ma sono come diapositive imprigionate in un prisma di cristallo.
Ho
cercato di tenerle lì senza pensarci troppo, per non dimenticare che
forma hanno le cose quando la vita scivola via dalle mani, come sabbie
mobili.