"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere, un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale; che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove."
"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani Per toccare, per curare, implorare e strangolare. Ma io non so chi sono, e tu ancora non sai chi sono..." F. R.
giovedì 14 maggio 2015
Tears of Time
Che titolo stupendo. Eppure non è un titolo, è un nome, che riaffiora dalla memoria solo adesso, senza una precisa connessione con la sua origine.
A dire il vero questo post volevo chiamarlo "sleeping with ghosts" ma sono così prevedibile che ovviamente l'avevo già usato. Qualche anno fa, in una qualche altra notte insonne.
E' arrivato il caldo, umido e denso. La notte non è così pressante, ma la temperatura a cui ancora stento ad abituarmi grida a gran voce l'avvento dell'estate ed amplifica tutti gli odori, compreso quello del profumo scadente del campioncino che ho provato oggi sul polso. Mi infastidisce la prepotenza con cui cancella tutto il resto e monopolizza il mio olfatto. I ricordi talvolta hanno bisogno di riaffiorare con il loro odore.
Bella foto eh? Se ancora non si fosse capito che sono fissata con i ricordi, le ricorrenze, l'eterno ritorno.
Niente si crea o si distrugge ma tutto si trasforma? Oh no, io creo e distruggo da quando ho vita, ma niente si trasforma. Tutto torna esattamente uguale a sé stesso. Gli do nuove forme, gioco con i colori, cambio i nomi, ma non posso prendere in giro me stessa.
La mia vita si ripete, i miei errori si ripetono. Non ho mai avuto veramente intenzione di cambiare, ho soltanto provveduto a seppellire le mie sembianze precedenti in compagnia dei residui di innocenza perduta e dei frantumi di ricordi, miei e altrui.
A volte penso che mi manca da morire la prima versione di me, quella che ancora non conosceva i deja vu, quella che vedeva il mondo con l'incanto negli occhi. Lei è definitivamente morta, riposa sotto la neve e Wilde le ha scritto una poesia.
La più stronza è Aurin, perchè lei è cazzuta: non ha paura di fuggire e di lasciare terra bruciata dietro di sé. Mi parla spesso ultimamente, ma io sono così stanca che non ho voglia di ascoltarla.
Più gli anni passano e più i ricordi sono pesanti come macigni che rimangono soffocati in gola. Nessuno più li conosce se non io, ma la mia mente è labile. A nessuno interessa chi io fossi, nessuno sa chi io sia.
Persino i posti cambiano, ripercorro i luoghi dei miei ricordi più intensi e li trovo cambiati. E allora la mia mente vacilla perchè non ha più appigli, perchè i ricordi in tal modo assomiglieranno sempre più a degli insulsi vaneggiamenti falsati dalla mia lunatica memoria.
Quando per caso riesco a trovare uno di quei posti ancora invariato cerco di rubargli tutta la sua magia. Respiro a fondo e chiudo gli occhi così forte da annullare il tempo. I miei fantasmi mi danzano intorno, solo per qualche istante, e poi la realtà schiacciante torna ad invadermi gli occhi e ad annebbiare i ricordi. Non sono più in grado di vedere come vedeva lei. Ogni cosa per me adesso è stratificata. Tutto ritorna, mi ossessiona, perde di significato nel suo ripetersi.
Ho quasi trentun'anni e mai avrei immaginato di essere così. Ho una casa che mi piace, in affitto, ho sempre lavorato adattandomi a qualsiasi cosa e tutt'ora riesco a mantenermi, i miei hobbies vanno alla grande, la mia vita di coppia è consunta come quella di tutte le coppie che abbiano convissuto per troppi anni. No, non ho detto che non sono innamorata, sono solo terrorizzata da come tutto diviene scontato e privo di profondità con il passare del tempo.
Aurin vive di sogni e di emozioni forti, di poesia e di favole, di gesti estremi, di amori folli e sconsiderati. Aurin sta soffocando.
Domani parto per la Svezia, dovrei dormire. La verità è che sono sull'orlo del precipizio e non so a chi chiedere aiuto. Non c'è nessuno che possa davvero aiutarmi.
Only.
"I'm becoming less defined as days go by
Fading away
And well you might say
I'm losing focus
Kinda drifting into the abstract in terms of how I see myself
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