Cosa saremmo senza ricordi? Senza l’ombra delle vite che abbiamo vissuto?
Cosa sarei se non avessi solcato terre inesplorate al confine tra realtà e sogno? Cosa avrei perso e cosa invece guadagnato?
Non so trarre conclusioni, ma so per certo che la sua ombra mi trotterella sempre a fianco. Maledirò il giorno in cui scorderò il passato.
Immenso potere della musica. Poche note aprono un varco a spirale che punta dritto verso il passato. Non importa tutto quello che ho intorno adesso, se chiudo gli occhi c’è ancora la neve, c’è la solitudine, c’è l’oblio perforato da due occhi di lupo.
Ci sono mani che ho solo immaginato, carezze che ho desiderato, e una voce che parla alle stelle.
C’è il gelo sul tetto e ci sono due punti….due soli punti tra gli infiniti che compongono una retta. Una retta tra due universi impossibili da conciliare.
Come fa a starci tutto questo nei due minuti che compongono una melodia?
La musica rende eterno quel che persino il cuore dimentica.
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