E chi se la ricorda più la sensazione di avere del tempo per scrivere?
No no no, io proprio no.
Ma non voglio che questo blog metta le ragnatele, che ne ho già abbastanza delle scarpie in casa...e la muffa e le crepe e il vecchiume....e everyday is halloween, dovevo proprio fare la strega di un film di Burton. /fine del delirio
Tutto procede allo stesso ritmo (da esaurimento), ma ho una novità.
A maggio ci trasferiamo. Già, dopo tutti gli sforzi per resistere in questa casa ho ceduto.
La sento mia, è piena di ricordi stupendi, è ricolma del nostro amore, di ogni momento della nostra storia che qui dentro ha preso forma, ma non ce la faccio più. Non ci stiamo, e cade a pezzi.
Penso che solo quando ce ne saremo andati realizzerò davvero il distacco. Mi mancherà da morire, perchè rimarranno qui tutti i ricordi più belli, soprattutto quelli della prima estate trascorsa tra i sacrifici assurdi e l'amore che curava tutto.
Ma la nuova casa è grande, è più recente, ha un super terrazzo e tanti comfort in più. La pagheremo cara, con il sangue se le cose non miglioreranno, ma siamo proprio stanchi di arrancare per poche briciole. Tanto vale rischiare di vivere un po' meglio. E se falliremo, avremo almeno prima tentato.
E con questo svanisce il sogno del nord, restano i rimpianti, i fantasmi di un futuro che non avremo mai, le domande senza risposta. Io chiedo solo di vedere l'orizzonte quando mi affaccio alla finestra, e di avere una tana confortevole.
Sì, sto invecchiando. Posso immaginare me stessa più giovane inorridire di fronte a queste mie affermazioni.
Come ci cambia la vita. Eppure oggi come ieri sono lì con il naso all'insù verso le stelle, quelle stelle che rimangono sempre le stesse.
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