~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

Original Blog -> Nepenthe


- EviLfloWeR -

* photos on flickr *
Lunacy 2 - Lunacy 3 - Lunacy 4
Lunacy 5 - Lunacy 6 - Lunacy 7 - Lunacy 8
Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

Visualizzazione post con etichetta crimson. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta crimson. Mostra tutti i post

lunedì 16 marzo 2015

Ghosts of the Midwinter Fires

Quando il vento soffia feroce, Lei urla più forte...



Scalcia prepotente dentro la mia anima, squarcia la ragione e ottenebra la mente. 
E' quella parte di me che ulula nelle notti di luna piena o nel buio di un cielo stellato, è la creatura che corre a quattro zampe, è l'alter ego a cui ho dato il nome di un ciondolo magico: Aurin.

E' tutto ciò di selvaggio e di più vero che mi porto dentro, la somma dei miei fantasmi e della mia forza nel sostenerli.

Quante volte ho provato a relegarla nella camera segreta della mia fantasia, ma lei urla e si agita e sbatte le porte delle mie stupide censure. 

Vuole correre, libera, cavalcare il vento, ferirsi il viso con i rami nel bosco. 
Aurin è la forza più grande che ho dentro di me, ma è indomabile, imprevedibile, e così follemente attirata dalla voragine che circonda la fune su cui costantemente avanzo.

In una notte come questa, buia e agitata da un vento feroce, le sue urla mi perforano la mente.
La sua intransigenza mi tenta, la sua voce che mi chiama e mi invita a fuggire è soave come il canto della più infame sirena.

Fuggi Aurin, fuggi davanti a chi non ti merita, a chi ti ha tradita, a chi non ha saputo essere come desideravi, a chi ti vuole prosciugare, usare, a chi pretende di conoscerti, a chi ti ossessiona, a chi ti tormenta rubandoti la forza della tua primordiale e istintiva sopravvivenza.

Quanto è dolce l'idea della fuga da tutto il fango che ti circonda, dagli inetti, dai deboli, dalle menzogne dell'ipocrisia.

Hai sempre creduto di essere speciale, di essere forte, di essere intelligente. A cosa ti è servito? Sprofondi lentamente verso il baratro e tutti gli sforzi che ti ostini a compiere risultano vani.

Ringhia allora, e grida, e scalpita e lacera con i tuoi artigli. 

Sono una guerriera, lo sono ogni fottuto giorno della mia vita.
E sono anche una perdente, ma conservo la mia purezza.

Corri al mio fianco Mantodivolpe, ho bisogno di te più che mai. 



"I thought I'd seen hell
Thought I knew it all
Now I know too well
Hell is to wake up
But it makes all the difference

Tasting the tears in my mouth
Taking the weight on my shoulders
The hours and days of your life
Don't necessarily make you older

I'm sick of running away
Along these bloody streets
I'm sick of predators and prey
Of being everybody's end!

I've washed my hands of your blood
Thought it would leave me clean
But with time on my hands
It turned to mud forming this crust of sin

Now - to be truly free
I'll let it come to me
So -break me if you must
When you break this crust
Freedom is to see

Hear this voice, see this man
Standing before you I'm just a child
Just a man learning to yield

I hate these hands soaked in blood
I hate what these eyes have seen
Up to my knees in filth and mud
How it hurts to become clean

I was always on my mind
But never on my side
Run - but if you run away
You'll always have to hide
So if you need to run
Run for help!"

Pain of Salvation - Reconciliation



sabato 13 dicembre 2014

Primavera alla deriva


Abbiamo avuto una stupenda primavera,
dipinta a pennellate rapide e colorate su tele effimere,
sottili come ali di farfalla nella brezza di marzo.
E’ stata una primavera di una durata straordinaria,
così lunga che abbiamo voluto crederla eterna,
piena di sementi pronte a sbocciare per creare nuova vita.
E’ stata la nostra giovinezza, la terra di nessuno
su cui costruire nuovi mondi per trovarvi rifugio negli anni a venire.

Poi il vento impetuoso, quello che ci ha travolti nei tiepidi pomeriggi,
cullandoci immersi in oceani fioriti,
ha lasciato posto all’arsura e alla terra incandescente.
La nostra estate è arrivata molto tempo dopo,
ed è stata folle e rovente.
Ci ha prosciugati e abbandonati sotto un sole violento
a cercare di starci addosso anche quando faceva male.
La nostra giovinezza era già svanita,
ma l’estate bruciava nelle ossa e alimentava quella fiamma
che volevamo chiamare soltanto nostra.

Sarebbe dovuto arrivare l’autunno prima o poi,
dovevamo saperlo.
Ma ci sforzavamo di cercare il colore del grano nell’oro delle foglie cadute,
e la soffice brezza primaverile nel vento che s’alzava dalla terra;
quel vento che adesso abbracciava la polvere sporca,
e ci turbinava attorno, scoperchiando i fragili tetti del nostro rifugio.
Come scoiattoli operosi avevamo messo via ricordi
ed emozioni nei momenti felici, per poterli inseguire
ora che la decadenza dell’autunno sbiadiva tutte le cose.
Forse non ci siamo mai accorti che il sole non scaldava più la pelle,
e che dietro la corteccia spessa il verde marciva.
Non eravamo ancora pronti a lasciarci sfuggire la giovinezza.

Quando è giunto l’inverno avevamo già dato fondo
a buona parte delle nostre provviste.
I cristalli di gelo, splendidi come diamanti e feroci come demoni,
ci hanno sorpresi alle spalle.
Noi ancora volgevamo lo sguardo indietro, ai momenti più dolci,
incapaci di accettare il lento deperire
che già in quella lontana primavera germogliava,
non per vivere, ma per iniziare a morire.
Alla prima leggera spolverata di neve ci siamo stretti più forte,
ma il freddo ci ha indurito il cuore
fino a impedirci di continuare anche solo a sfiorarci.
Il nostro inverno è avanzato lento e inesorabile,
mentre attraverso bufere e tormente ancora ci cercavamo,
incapaci di accettare il suo spietato volere.

Il nostro inverno era vestito di primavera quando ci ha consumati.
Ci ha resi orfani di quella favola
che avrebbe dovuto difenderci per sempre.

lunedì 23 giugno 2014

Il destino di una Volpe


"Perché la volpe è triste?" - chiese il Piccolo Principe 


"Perché l'hanno addomesticata e le hanno insegnato ad aspettare. Ma il rumore del vento nel grano le sussurra i nomi di coloro che ha amato e non sono più tornati."



venerdì 5 ottobre 2012

Chiacchiericcio free

Nonostante la mia testa sia un ottimo posto nel quale dialogare con me stessa, ogni tanto la condizione borderline non è così soddisfacente come si pensa.
No, non sto delirando, però avevo voglia di scrivere un po’ di cose senza metterci troppi nessi logici. A dirla tutta penso che essere oltre il “border” sia anche peggio. Uhm.

A parte il fatto che sono appena finite le urla isteriche qui dietro dai preti, e che sono sempre più convinta che abito in un covo di matti, oggi mi riconfermo strega e veggente.
Niente televendite però, sia chiaro. La consuetudine di vedere i miei sogni avverarsi l’avevo già collaudata (quasi mai sogni in senso di “cose fighe”, purtroppo) ma oggi confermo. Oltre l’aver sognato di finire in mezzo ad una rissa mentre cercavo di raggiungere il parco per correre (ok, potevo anche cercar scuse migliori per ammettere che oggi proprio non avevo voglia di andare a sputare un polmone), ho sognato che il mio cuginetto mi veniva a trovare qui a casa e spaventava il mio Betta Splendens (il “pescio”, per i profani) che di conseguenza saltava fuori dall’acquario suicidandosi.



Ora, per fortuna (fortuna?!!) sono attualmente disoccupata (e la coda di 150 persone al colloquio per l’Alì non promette rosee vedute riguardo al futuro), quindi stamattina ero a casa a far le faccende di casa come una brava casalinga in età da pensione.
Ecco, se non fossi stata a casa si sarebbe sfiorata la tragedia, che poi in realtà si è sfiorata comunque.

La necessaria premessa per comprendere la scena è che ieri sera ci siam guardati Alien (esaltati dopo la visione di Prometheus al cinema), quindi quando son passata davanti alla porta della cucina e ho visto una cosa informe e viscida a terra ho preso un colpo.
In preda al panico ero già pronta a fare una strage di quella cosa orripilante che lì per lì avevo classificato come possibile essere alieno, o eventualmente creatura amebica invertebrata non meglio definibile.
Cioè…se solo avessi avuto più sangue freddo l’avrei spiaccicato. Dio vuole che in quel momento mi ha chiamato l’uomo e ho avuto modo di calmarmi e temporeggiare. Non ho comunque perso tempo e ho rovesciato una bacinella sopra l’amorfo cadavere per evitare che scappasse nel mentre.

Quando sono tornata ad analizzare la scena ero decisamente più calma, per sdrammatizzare mi son rivolta a Crimson (Carmine per gli amici) dicendogli qualcosa tipo “però potresti essere un animale un po’ più coraggioso ed aiutarmi in certe situazioni!” (sì, quando si sta tanto tempo da soli si parla anche con gli animali. Sì, anche con i pesci, diamine…blblbllbbblll).
Mhh…dicevo, mi son girata verso Carmine e Carmine non c’era.



Nel giro di tipo due secondi ho realizzato il tutto, e mi è presa una battarella che neanche a ottant’anni. Sì, il corpo informe era quello di Carmine che in un eroico tentativo di volo ha sperimentato il suicidio.
Nonostante la battarella e l’annessa tremarella sono riuscita a tirarlo su e a rimetterlo in acqua…io non so cosa cavolo gli fosse successo, ma lì a terra era diventato quasi nero…faceva davvero impressione.
Però, forte del mio accuratissimo studio (su wikipedia..*coff*) sui Betta, sapevo che possono respirare l’ossigeno dell’aria, quindi avevo ancora una speranza. E in effetti rimesso in acqua si è lentamente ripreso, e con le pinne tutte rovinate ha cominciato a sguazzare come niente fosse.
Io ho perso due o tre anni di vita. Sta cosa mi ha messo una tristezza assurda, e pensare che ero a tanto così dal trucidarlo! >.<

Ora, non è detto che sopravviva, lo potrò dire con certezza entro qualche giorno, però per adesso sembra stare benone. Attualmente l’acquario ha un coperchio altamente trash, ma ci sto lavorando. Il problema è che sto pescio è stato segnato fin dal suo arrivo con nomi portatori di sfighe immani…ovvio che poi fa una brutta fine. Cioè, parliamone: Crimson per via dei Sentenced, e Carmine come il personaggio che in ogni Gears of War crepa. Se sopravvive a tutto ciò è davvero un mostro.

Bene, grazie al mio mancato dono della sintesi ho scritto un papiro su un pesce, però ero sicura di avere anche qualcos’altro da raccontare. Ah sì! Volevo lamentarmi, ovvio! Quei caproni dell’università hanno messo fuori il diario di tutte le discussioni eccetto gli orari per storia dell’arte. No, grazie eh! La gente aspetta dettagli per prendersi ore al lavoro, io devo prenotare il posto e la torta, e questi se tutto va bene pubblicheranno gli orari due giorni prima.
Il mio odio per l’università e quanto annesso e connesso è ormai incalcolabile. Tra l’altro ci sarà in commissione proprio l’unica prof di cui ho seriamente paura. Evviva!
L’ho detto all’inizio che era una bella giornata, giusto?



Ma pensiamo alle cose positive. Per esempio? Beh…per esempio che farò una cosa trashissima da vera bimbaminchia! Cioè andrò a farmi truccare da Clio e penso che ci sarà seriamente da ridere.
Io già rido perché mi sono iscritta così a cazzo, e senza saperlo l’ho fatto proprio nell’istante in cui aprivano le iscrizioni, ed è pieno di gente che rosika perché era in piedi dalla sera prima e non ce l’ha fatta. Magari dovrei vendere la mia prenotazione? Naaah…ste cose vanno fatte, c’è sempre da ridere.

Che altro dire? Sto pensando seriamente di prendere un gatto. Kim mi manca da morire e io senza animali non so stare. Animali pelosi, intendo.. *manda bacetti a Carmine*
Altro che border, qua siamo in alto mare.



Torno a studiarmi tutte le possibili e immaginabili informazioni che trovo sulle riviste del fascismo perché io sarò pronta a tutto. Sissignore.

martedì 18 settembre 2012

Aggiornamenti



Avevo così tante foto arretrate che temevo di non darci più il giro! Sono successe tremila cose e ovviamente tutte insieme, ma io, a parte il piccolissimo dettaglio che crollo di sonno prima delle dieci di sera, posso eroicamente dire di avere ancora energia da vendere per fare tutto.
Certo, non ci credo nemmeno io.



Vediamo, da cosa partire? Ah sì, finalmente l’epopea infinita giunge al termine. A quanto pare avrò presto tra le mani l’agognato foglio di carta della laurea specialistica, e mi divertirò a trovare nuovi fantasiosi modi di utilizzarlo per non ammettere la sua inutilità.

Il super rush di primavera-estate ha dato i suoi frutti, e la prof, tornata da due mesi in America, ha finalmente messo fine all’angosciante attesa.
Si è trattato solo di altre due settimane di inferno per fare le ultime correzioni e star dentro con i tempi strettissimi della fottuta burocrazia universitaria, ma ormai il gioco è fatto.



Stampare le millemila copie della tesi è stato, se dio vuole, l’ultimo salasso universitario della mia esistenza.
Ora mancano solo i dovuti festeggiamenti. Che poi c’è poco da festeggiare: era anche ora, no?



Tralasciando discorsi tetri e depressivi a proposito della desolata situazione lavorativa, e del fondo Svezia che si fa sempre più improbabile, preferirei aggiornare il blog con altre cazzate più divertenti.

Per esempio, Crimson, per gli amici Carmine, è un pesce che dà mille soddisfazioni. Se non fosse che ha limitate capacità fisiche e poca autostima, sono certa che potrebbe conquistare il mondo.



Sono abbastanza convinta che nasconda un’intelligenza soprannaturale, come i delfini della guida galattica per autostoppisti. Ma dato che siamo già a settembre, e nonostante le previsioni maya il mondo non sta per finire, credo che non lo sapremo a breve, forse mai.





 

Per riequilibrare la fauna casalinga abbiamo preso però anche una pianta carnivora: Overkill. Peccato che sia assolutamente inefficace. Incapace persino di farsi imboccare. Carmine vince, l’ho sempre saputo.

Per il resto che è successo ultimamente? Amiche che si laureano, amici che si sposano, feste e sagre in giro, foto come piovessero, e tanto di quello stress accumulato che mi sta esplodendo un orecchio. Però ormai va tutto scemando…la tesi è stampata, e il rogo della mia rivistadimmerda è alle porte.



Ah, ho iniziato a correre. Io, l’incarnazione atavica dell’Antisport fin dall’alba dei tempi. Il fatto è che questi 5-6 chiletti in più presi nell’ultimo anno cominciano proprio a pesare, e con la vecchiaia che incombe meglio correre ai ripari.
Che di mangiare meno proprio non se ne parla. Se non esistessero i dolci che senso avrebbe vivere?
Per ora sono a quota due sere di corsa, ma sono ottimista eh.



Che altro? Ah sì, miracolosamente sono riuscita a prendere in mano il mio ambizioso (e inutile) progetto di scrittura. Come mi ero ripromessa: “finita l’università non ci son santi, bisogna scrivere”. Le idee sono davvero tante e la traccia del romanzo dovrebbe essere sufficientemente accattivante.
A meno di trovare un lavoro di venti ore al giorno e non avere più una vita, giuro che ce la farò.

Mmmh…con gli aggiornamenti in stile telegramma dovrei aver finito.



Ricordate che farsi l’hennè in casa è un modo pratico e veloce per vestire cyber punk con il minimo della spesa.

See ya!

sabato 1 settembre 2012

Crimson



- Quelle come noi guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro. -



You´re the light at the end of the tunnel
The beacon fire in the dark
The glimmer of hope and truly the meaning of my life



I say this with all of my heart:

You are the only one for me
Year to year, in words and deed
In all this chaos the trace of clarity

You are the only one I see
My first and last, my all and everything
You are the One



When dusk falls and obscures the sky
You´re the shine of the Northern Star

No dead of night can fade the brilliance of your light



You are the only one for me
Year to year, in words and deed
In all this chaos the trace of clarity
You are the only one I see
My first and last, my all and everything
You are the One



You are the only one
In the heart of winter the comfort of the sun
You are the One.”




Sei la stella più luminosa,
l’unico punto sempre fermo in un deserto di buoni propositi traditi.



Sei la luce alla fine e all’inizio del tunnel,
quella che c’era, c’è sempre stata e ci sarà.

Sei il conforto del sole quando manca il calore,
il sorriso che arriva quando è più difficile sperare.



Siamo la polvere dei sogni che un tempo abbiamo avuto.
Ma la stella del nord è sempre alta e luminosa nel cielo.
Tutto si trasforma, noi siamo quel che abbiamo ereditato.
Noi siamo noi, e…aika multaa mistot.



“Le migliori amicizie hanno dei terreni inesplorati
che non si dissodano mai.”


J. Renard