~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

Original Blog -> Nepenthe


- EviLfloWeR -

* photos on flickr *
Lunacy 2 - Lunacy 3 - Lunacy 4
Lunacy 5 - Lunacy 6 - Lunacy 7 - Lunacy 8
Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

Visualizzazione post con etichetta primavera. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta primavera. Mostra tutti i post

martedì 29 aprile 2014

My Road Salt. New direction.


Sono cresciuta in campagna, in mezzo al verde e alla solitudine.
Sono cresciuta al suono del vento. Il vento lieve che accarezza i capelli, il vento caldo che asciuga le lacrime, il vento violento che scaraventa gli alberi contro le finestre, e il vento triste che sussurra la notte.
Sono cresciuta amando la pioggia, temendo i temporali, avendo grande rispetto e ammirazione nei confronti della potente natura.
Sono cresciuta con la consapevolezza di essere sempre in balia di qualcosa di più grande, qualcosa che non rendeva dissimile me o la mia famiglia dal cane che ululava nel campo, dal nibbio che volava alto nel cielo, dalla lepre che attraversava il giardino o dalla volpe che fuggiva dal pollaio quando scendeva la sera.
Sono cresciuta dando per scontato di vedere sempre l'orizzonte.
Sono cresciuta convinta che fosse normale poter osservare il cielo ogni volta che lo desiderassi, nel tentativo di decifrarne i colori.


Ho odiato la città, ho detestato i compromessi, ho graffiato ogni giorno contro le pareti della mia gabbia.

Nuovamente, accetto un altro compromesso. Ma c'è il verde, c'è il cielo, ci saranno altre migliaia di cose che mi mancheranno.
Non ci si libera mai dalle proprie radici.







martedì 4 marzo 2014

Aggiornamenti telegrafici

E chi se la ricorda più la sensazione di avere del tempo per scrivere?
No no no, io proprio no.
 Ma non voglio che questo blog metta le ragnatele, che ne ho già abbastanza delle scarpie in casa...e la muffa e le crepe e il vecchiume....e everyday is halloween, dovevo proprio fare la strega di un film di Burton. /fine del delirio

Tutto procede allo stesso ritmo (da esaurimento), ma ho una novità.
A maggio ci trasferiamo. Già, dopo tutti gli sforzi per resistere in questa casa ho ceduto. 
La sento mia, è piena di ricordi stupendi, è ricolma del nostro amore, di ogni momento della nostra storia che qui dentro ha preso forma, ma non ce la faccio più. Non ci stiamo, e cade a pezzi.
Penso che solo quando ce ne saremo andati realizzerò davvero il distacco. Mi mancherà da morire, perchè rimarranno qui tutti i ricordi più belli, soprattutto quelli della prima estate trascorsa tra i sacrifici assurdi e l'amore che curava tutto.

Ma la nuova casa è grande, è più recente, ha un super terrazzo e tanti comfort in più. La pagheremo cara, con il sangue se le cose non miglioreranno, ma siamo proprio stanchi di arrancare per poche briciole. Tanto vale rischiare di vivere un po' meglio. E se falliremo, avremo almeno prima tentato.

E con questo svanisce il sogno del nord, restano i rimpianti, i fantasmi di un futuro che non avremo mai, le domande senza risposta. Io chiedo solo di vedere l'orizzonte quando mi affaccio alla finestra, e di avere una tana confortevole. 
Sì, sto invecchiando. Posso immaginare me stessa più giovane inorridire di fronte a queste mie affermazioni.

Come ci cambia la vita. Eppure oggi come ieri sono lì con il naso all'insù verso le stelle, quelle stelle che rimangono sempre le stesse.



venerdì 10 maggio 2013

Eraser

Sono viva.
Ho una lista di arretrati da paura.

Dovrei scrivere almeno una decina di post. Ragion per cui non scriverò proprio un bel niente, salvo poi pentirmi più in là per non aver fermato nessuno di questi pensieri.
(Del resto ci si mette pure spritz che mi cancella quel poco che ho scritto.) Se il cosmo decide c’è poco da fare.

Stanno succedendo tante cose.
Mesi di calma piatta e poi si svegliano tutti nello stesso momento.

Vorrei scrivere della primavera, di stelle, di neve. Di Trent, dei miei incubi, delle ambizioni nelle cornici.
Una volpe a mosaico, con i pezzi scombinati.