~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

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- EviLfloWeR -

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Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

venerdì 4 ottobre 2013

Sleeping with ghosts

Non riesco a dormire, e sono patetica se mi ritrovo a scrivere solo quando ho un nodo alla gola e non conosco altro rimedio per sentirmi meglio. Una scrittrice delle cause perse, una Adele H. che cerca una cura fai da te, ma non è ancora diventata abbastanza cieca da essere in grado di sopportare la realtà.
Pensavo che non mi sarebbe più successo: riversare fuori all’improvviso tutto quello che a suo tempo ho cercato di buttar dentro alla rinfusa. I’m healing now, diceva Daniel. E sono guarita, ovvio che sono guarita. Dovevo guarire, non c’erano altre strade.
La verità è che i fantasmi non se ne vanno mai, anche quando si fanno più silenziosi dandoti quasi l’impressione di essertene liberata. Sono consapevole di portarmi dentro tutto quello che è stato, la parte di me che ho dovuto uccidere, i miei incubi, la mia voragine, la mia vita che mi ha resa quella che sono. Non ho mai sentito il peso alleggerirsi, mai. Ho semplicemente imparato a conviverci.
Ero convinta di cavarmela piuttosto bene ormai. Molte piccole cose che fino a qualche mese fa mi riportavano sull’orlo della voragine adesso avevo imparato a controllarle. Una confortante insensibilità.
Tutte balle. Come mente bene la mente al cuore.
Basta uno stupidissimo evento, che scatena altri eventi, e una catena di casualità insignificanti si sprigiona fino ad arrivarti come un cazzotto in pieno stomaco. Ecco fatto: tutto quello che avevi stipato dentro se ne esce in un solo istante e finisce ovunque, sparpagliato. Ci sono tutti i tuoi fantasmi, i tuoi demoni, il tuo sangue versato. E non ce la fai a guardarli così direttamente in faccia.
E allora piangi e non riesci a trattenere gli spasmi del tuo corpo che fanno ancora male come la prima volta. E sembra quasi un film nel quale puntualmente torna la stessa scena: sei ancora lì al buio in macchina, con la stessa canzone, lo stesso dolore e la vista annebbiata.
Ma chi cazzo te lo fa fare di ricostruirti una vita se tanto sai bene che cammini in circoli? L’hai sempre saputo, fin da quando la prima volta ti sei accorta di esserti innamorata dell’impossibile.
Parlo a te che non sei più me. Ma ne sono poi così sicura? Rivedo le stesse scene, sento la tua voce, eppure sono certa di averti uccisa.
Sono più forte io. Tranne quando la vita mi prende a cazzotti sullo stomaco.
Divertenti, le coincidenze. Due parole su quel che è stato, i fantasmi che d’improvviso ti assalgono, e la realtà che sovrapponendosi a ciò che la tua mente cerca di evitare ti costringe ad accorgerti che è sempre la stessa storia. Anzi, stavolta è peggio, perché la vita ti ha presentato il conto facendotelo salato. Quel che rifuggivi alla fine te lo sei scelto, ed è inutile che te ne penti adesso, lo sapevi a cosa andavi incontro.
Ci illudiamo di amare qualcuno, qualcosa, una situazione, una prospettiva di vita.
Ma siamo semplicemente soli. Soli con i nostri ciclici ritorni di tutto quello che avremmo voluto evitare.
Soli con la consapevolezza che anche se qualcuno riesce a toccarci il cuore, la vita riuscirà a farcelo dimenticare. No one there, Sami lo sapeva.
Odio quel che ho avuto e mi struggo di nostalgia per ciò che non avrò mai.
Non riesco a vivere, non ci sono mai riuscita. Ho sempre troppe aspettative e le delusioni inizio a non sopportarle davvero più.


Ma sono una scrittrice patetica, probabilmente è ciò che mi merito.

...

Il fatto è che sto perdendo pezzi.
Ogni volta che qualcosa si rompe mi chiedo dove vadano a finire tutti i cocci che non riesco più a far combaciare alle estremità.
Compromessi, facciamo altri compromessi.
Sai cosa mi ferisce, forse solo in parte, ma non basta a non fartelo fare.
Vogliamo la nostra libertà, pretendiamo ciò che ci spetta. I compromessi aggiustano tutto.
Eppure ogni volta che ingoio le lacrime c’è qualcosa che si perde per sempre.
Temo il giorno in cui arriverà la sensazione che neanche l’amore basterà più.

….and love is not enough.


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