~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

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Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

martedì 20 settembre 2011

un’indigestione dell’anima




"All’improvviso, come se un destino chirurgo mi avesse operato per una cecità antica ottenendo un grande successo immediato, alzo la testa dalla mia vita anonima verso la chiara conoscenza del come esisto.
E vedo che tutto quanto ho fatto, tutto quanto ho pensato, tutto quanto sono stato, è una specie di inganno e di follia.





Mi stupisco di quello che non sono riuscito a vedere. Mi sorprendo di quanto sono stato accorgendomi che in fin dei conti non sono.
Guardo, come in una distesa al sole che rompe le nuvole, la mia vita passata; e mi accorgo, con uno stupore metafisico, di come tutti i miei gesti più sicuri, le mie idee più chiare e i miei propositi più logici non siano stati altro che un’ebbrezza congenita, una pazzia naturale, una grande ignoranza.
Non ho neppure recitato. Sono stato recitato. Non sono stato l’attore, ma i suoi gesti.





Tutto quanto ho fatto, ho pensato e sono stato, è una somma di subordinazioni, sia ad un ente falso che ho creduto mio perché ho agito partendo da lui, sia di un peso di circostanze che ho scambiato per l’aria che respiravo.
In questo momento del vedere, sono un solitario immediato che si riconosce esiliato nel luogo in cui si è sempre creduto cittadino. Nel più intimo di ciò che ho pensato non sono stato io.





Mi sovviene allora un terrore sarcastico della vita, uno sconforto che va oltre i limiti della mia individualità cosciente. So che sono stato errore e traviamento, che non ho mai vissuto, che sono esistito soltanto perché ho riempito tempo con coscienza e pensiero.





E la mia sensazione di me è quella di chi si sveglia dopo un sonno pieno di sogni reali, o quella di chi è liberato, grazie a un terremoto, dalla poca luce del carcere a cui si era abituato.





Mi pesa, mi pesa veramente, come una condanna a conoscere, questa nozione improvvisa della mia vera individualità, di quello che ha sempre viaggiato in modo sonnolento fra ciò che sente e ciò che vede.





E’ umano volere ciò di cui abbiamo necessità, ed è umano desiderare ciò che non ci è necessario ma che è per noi desiderabile. Il male consiste nel desiderare con uguale intensità ciò che è indispensabile e ciò che è desiderabile, soffrendo per non essere perfetti come se si soffrisse per la mancanza del pane. Il male romantico è questo: volere la luna come se esistesse il modo per ottenerla.





Mi stanca tutto, anche quello che non mi stanca. La mia allegria è dolorosa come il mio dolore. Tra la vita e me c’è un vetro sottile.





Per quanto io veda più nitidamente e comprenda la vita, non la posso toccare.
I miei sogni sono uno stupido rifugio, come un ombrello contro il fulmine. Per quanto tenti di imboscarmi, tutti i sentieri del mio sogno conducono alle radure dell’angoscia.





A volte mi succede, e quando accade è quasi all’improvviso, che nel bel mezzo delle mie sensazioni si manifesti una stanchezza della vita così terribile che non esiste neanche la minima ipotesi di azioni per dominarla.





Tutto muore in me, persino il sapere che posso sognare. Non sto bene in nessuna posizione. Tutte le cose morbide su cui mi adagio hanno spigoli per la mia anima.





Tutti gli sguardi, verso cui guardo, sono così scuri perchè batte su di loro questa luce impoverita del giorno che si lascia morire senza dolore."




Pessoa - Il libro dell’inquietudine

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