~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

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- EviLfloWeR -

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Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

mercoledì 12 ottobre 2011

Nel disordine celeste





Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere là dove taci
o nelle ore in cui tu taci?

Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi. [...] Io no.





Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvviso,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.

Ti ho visto, mi hai visto ed ora [...]
sei così anticamente mio
da tanto tempo ti conosco
che nel tuo amore chiudo gli occhi
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura...


***




Tu vivi sempre nei tuoi atti.
Con la punta delle dita
sfiori il mondo, gli strappi
aurore, trionfi, colori,
allegrie: è la tua musica.
La vita è ciò che tu suoni.

Dai tuoi occhi solamente
emana la luce che guida
i tuoi passi. Cammini
fra ciò che vedi. Soltanto.





E se un dubbio ti fa cenno
a diecimila chilometri,
abbandoni tutto, ti lanci
su prore, su ali,
sei subito lì; con i baci,
coi denti lo laceri:
non è più dubbio.





Tu mai puoi dubitare.
Perché tu hai capovolto
i misteri. E i tuoi enigmi,
ciò che mai potrai capire,
sono le cose più chiare […]

E mai ti sei sbagliato,
solo una volta, una notte
che t’invaghisti di un’ombra
- l’unica che ti è piaciuta -
Un’ombra pareva.
E volesti abbracciarla.
Ed ero io.


***




Che allegria, vivere
e sentirsi vissuta.
Arrendersi alla grande certezza, oscuramente,
che un altro essere, fuori di me,
molto lontano, mi sta vivendo. [...]





E quando mi parlerà
di un cielo scuro, di un paesaggio bianco,
ricorderò stelle che non ho visto, che lui guardava,
e neve che nevicava nel suo cielo.

***

(P. Salinas – La Voce a Te dovuta)

1 commento:

occhio sulle espressioni ha detto...

Un inno al puro istinto!

La lampada sopra la porta dove andrà a finire? :D