~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

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- EviLfloWeR -

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Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

domenica 12 febbraio 2012

Morning on Earth




“Ho creduto di aver visto l’inferno, pensavo di conoscerlo completamente.
Ora so fin troppo bene che l’inferno è risvegliarsi.
Rende tutto differente.

Assaporando le lacrime in bocca, portando il peso sulle mie spalle.
Ore e giorni di vita non è detto che facciano crescere.

Sono stanco di scappare lungo queste strade insanguinate.
Sono stanco di predatori e vittime, di essere la fine di ogni cosa.

Ho lavato via il tuo sangue dalle mie mani, credevo di essermene liberato.
Ma con il tempo su queste mani è diventato fango
e costituisce una crosta di colpa.



Ora - per liberarmene veramente lo lascerò venire a me.
Quindi – spezzami se devi.
Quando romperai questa crosta io avrò la libertà.

Ascolta questa voce, guarda quest’uomo in piedi davanti a te.
Sono ancora un bambino. Solo un uomo che impara a gridare.

Detesto queste mani intrise di sangue.
Detesto ciò che i miei occhi hanno visto.
Fino alle mie ginocchia nella melma e nel fango.
Quanto fa male purificarsi.

Ero sempre nei miei pensieri, ma mai al mio fianco.
Corri - ma se andrai via dovrai per sempre nasconderti.
Così, se devi correre, fallo per un rimedio.”


(Pain of Salvation - Reconciliation)




L’inferno è risvegliarsi quando tutto intorno d’improvviso è differente. E’ aprire gli occhi e non vedere nulla di familiare, affacciarsi alla finestra a salutare un mondo che non ti appartiene.

E’ svegliarsi nel posto sbagliato, con la coscienza di aver appena toccato il fondo del precipizio che fino a non molto tempo prima riuscivi ancora a guardare dall’alto, consapevole di essere sempre più vicina all’orlo.

L’inferno è già lì oltre le mura che ancora ti danno la sensazione che tutto sia banale, aggiustabile, quotidiano. Ma la parete contro la quale scivoli è un’estranea, e il freddo che senti lungo la schiena è solo un indizio di quel che sarà.

L’inferno arriva dopo, quando il sogno finisce e il risveglio è limpido: tutta la luce della verità è pronta ad accecarti.



Spesso si sente dire che la vita è fatta di piccole e continue morti, delle quali nemmeno ci accorgiamo. Cose perse per strada, dimenticate o semplicemente lasciate perché consunte dal tempo.
Io credo che sia fatta di piccoli risvegli, invece. E non è detto che in fin dei conti le due cose non si assomiglino.

Ogni volta che la notte fugge furtiva all’arrivo dei primi raggi dell’alba, qualche sogno rimane incompleto in un limbo di tempo in cui mai si avvererà. Centinaia di sogni muoiono tra le fiamme purificatrici dell’alba, centinaia di illusioni si frantumano al risveglio della coscienza.

La vita è fatta di tanti piccoli risvegli, sì. Non esiste sonno troppo lungo che permetta di non dover fare i conti con un risveglio.



Ti svegli quando inizi a vedere le cose per come sono, quando ti accorgi che qualcosa cambia trasformando anche te, quando sei costretto a rinunciare a un sogno.

Ma ti svegli anche ogni volta che riesci ad afferrare la felicità appena passata, ogni volta che il mattino è chiaro e pieno di luce, e sai che tutto quel che hai intorno l’hai voluto, accettato, costruito.
E puoi sorridere, lì in mezzo a tutta la tua confusione, in piedi tra le macerie del passato e i nuovi frutti che hai raccolto.



***

La luce non brucia più gli occhi. Il mattino si riempie di bellezza. Nel risveglio muoio e rinasco.
E tra queste pareti è casa mia.

Tra un po’ sarà di nuovo primavera.



“Da quando ho memoria ho sempre desiderato
mettere a tacere ogni cuore pulsante, ogni suono del respiro.
Ora c’è qualcosa dentro me che fa male quando ti sento
respirare qui, mentre dormi tra queste lenzuola al mattino.

Io sono le lacrime sulle tue labbra.
Sono il peso sulle tue spalle.
Sono il grido che vuole uscire.
E il mio cuore non può più diventare gelido.
Ora questo cuore arrugginito è il mio dono,
questo amore è il mio dono.



Il mattino giunge su un mondo che non ho mai visto prima,
rivelando una vita che non ho mai realmente compreso.
Strano, il modo in cui la bellezza può ferire un occhio socchiuso
molto più di quanto lo sporco e il dolore in cui siamo immersi
abbiano mai fatto.



Io sono le lacrime sulle tue labbra.
Sono il peso sulle tue spalle.
Sono il grido che vuole uscire.
E il mio cuore non può più diventare gelido.

Ascolta questa voce, guarda quest’uomo in piedi di fronte a te.
Sono solo un bambino intrappolato nel corpo di un uomo.
Guarda questo bambino.”


(PoS - Morning on Earth)

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