"Ma bisogna aspettare..."
"Aspettare che?"
"Che il sole tramonti..."
"Un giorno ho visto il sole tramontare quarantatre’ volte!"
"Sai... quando si e’ molto tristi si amano i tramonti..."
"Il giorno delle quarantatrè volte eri tanto triste?"
Il piccolo principe non rispose.
- chi essere
Seduto qui come già una volta, settimane fa
- aspettando solo che qualcuno bussi a quella porta
E ho abbandonato tutto ciò che pensavo di essere per scoprire,
per essere sicuro se ero io o tu
ad avermi fatto sentire così libero e reale,
ma quando ci baciamo non capisco, davvero non capisco
Perché lascia un senso di vuoto e allora penso e se fossi semplicemente depresso?
Cieco, solamente alla ricerca di una pausa dalla mia mente qui a Budapest?
E se stessi confondendo l’ardore con la gioia di essere
benedetto dalla felicità immensa della fuga da se stessi mentre ci baciamo?
E se stessi mischiando il mio essere senza preoccupazioni con il tuo essere senza vestiti
e la sensazione di essere reale con il fresco sapore di noi mentre ci tocchiamo? Non lo so
Ma ho visto così tanto di me in te, il me che ho perduto, il me stesso giovane e libero in te
Eppure, questo non significa niente, potrebbe non avere a che fare con il mio bisogno di te
Ma immagino che dovessimo incontrarci, per essere vicini, per essere sicuri, dopotutto mia cara
Oltre questo letto e quella porta, ad essere sincero, temo davvero di non capire ancora
TEMA CONCLUSIVO, TEMA CONCLUSIVO
Alimenta le fiamme sui sogni di appartenenza
TEMA CONCLUSIVO, TEMA CONCLUSIVO
Che riapre le cicatrici per aprirsi un varco
ad essere sincero non so cosa sto cercando...
disteso qui, guardandoti andare via da quella porta.."
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