“Cingi il mio collo con le tue braccia
come un pietoso laccio di morte.
Disponi il mazzo dei tarocchi
io sono la carta dell’appeso.
Me ne sto qui
con una fiamma nella mia mano.
Lo capisci?
Se c’è una speranza per me
sta danzando con la brezza
in una singolare coreografia
assieme alle braccia stecchite
di un vecchio albero.
Silenziosamente, labbra si chiudono contro di me.
Silenziosamente, vuoi camminare con me?
E ti vien voglia di sapere
Se in tutte le storie viene detta la verità.
E ti viene voglia di rinascere
e come un serpente strisciare ad ogni stagione calda
verso una nuova forma.
Puoi ancora uccidermi,
puoi ancora curarmi. Curami..
Metti il laccio attorno al mio viso,
fallo come se fossimo in un racconto delle favole.
Attraverso la cecità dei miei occhi chiusi
puoi prevedere il cappio interiore.
E ti viene voglia di sapere
quanto in profondità sei riuscito ad andare.
E ti viene voglia di passare
attraverso il finto suicidio
di qualcuno già morto dentro.
Ancora cammini con me, silenziosamente.
E ti viene voglia di negare
qualcosa che non hai mai davvero imparato.
Ti viene voglia di restare
per sempre aggrovigliato
tra le pallide braccia di un uomo sospeso.
Io resto qui.
Voglio capire.
Violentemente. Ti ho con me.”
F. Ribeiro – The hanged man
"Per quello che so adesso, io sono un burattino
su questo silenzioso palcoscenico.
Sono soltanto un poeta che ha fallito il suo pezzo migliore.
Un ragazzo morto, che ha fallito nello scrivere un finale
a tutte le sue poesie."
- Tuomas Holopainen -
(Moonspell – The hanged man)
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