“This garden will never bloom
the moments that shone are far
this ocean no longer blue
conceals all beauty
drowns us in gloom
Pale ghosts in the shadows
dead faces in the water
barren spaces left behind
melt into waves
in the empty flow
everlasting stains
a quiet solitude
tension wanes within
I am as empty as the ocean
The promises I made for you
part from the seams too soon
pipe-dreams torn apart
slowly pass on
vanish for good
The world is tranquil now
close your weary eyes
let sleep wash away
this desolate reality
tell you a fairy tale
tell realities apart
This is our haven
within this quiet room
you’ll be safe
until the dreams escape
the dreams always escape
am I still alive?”
Shamrain – The empty flow
Il manto di neve tramutato in fragile cristallo cede sotto il mio passo lento, percorro il sentiero compiacendomi di quel leggero scricchiolio che disturba il silenzio della notte.
Tutto dorme mentre il mio naso puntato all’insù non trova pace: troppa bellezza nel cielo stellato in una notte ghiacciata, troppa luce in quell’infinita distanza per non rimanerne accecati.
Quando il mio sguardo si perde nelle stelle riesco persino a dimenticare l’oscurità che mi circonda quaggiù, riesco persino a dormire col cuore rigonfio di pace, sapendo che non sono l’unica a conservare la nostalgia per la più antica meraviglia.
Un pensiero bizzarro per la mia indole, ma…a volte vorrei che servissero molte meno parole.
Abbiamo tutti bisogno di sognare, non me ne faccio una colpa…tanto all’alba tutto finirà.
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