Sono ormai parecchi mesi che rimbalzo da una biblioteca all’altra....ho visto libri su libri, archivi di vario genere, ordini per prestiti interbibliotecari, persone più o meno gentili (e più o meno decrepite), e visitato persino i fondi della biblioteca dell’istituto olandese di Firenze. Tutto questo per tre miseri crediti, sia chiaro.
(img by Mork)
Ma ancora non avevo visto tutto, no. Mi mancava l’ultima scoperta, l’ennesima avventura: il deposito sotterraneo del Liviano...oh sì. Perchè il cerchio si deve pur chiudere là dove era iniziato.
E adesso posso ufficialmente considerarmi un vero topo da biblioteca!...Perchè quando sono entrata attraverso porte e porticine ed ho sentito l’odore di aria stantia, quando dopo tre ore ero ancora lì che maledivo l’esistenza di mille mila cataloghi da consultare, quando mi sono accorta che starnutivo all’incirca ogni cinque secondi (e che discorsi...poteva mancare la polvere?), insomma...quando ho realizzato tutto questo, ho capito che non ho intenzione di accettare mai più un lavoro del genere...perchè...Non fa proprio per me!!! In quel buco sottoterra possono starci al massimo certi elementi pluri-centenari che ancora insegnano in facoltà, e non so come facciano a tenerli in vita.
Bene, ad ogni modo ho scoperto dopo ventitré anni di vita di essere allergica alla polvere...o per lo meno alle nubi dense di chili di polvere secolare.
Per fortuna quando sono uscita mi aspettava l’arietta gelida che finalmente s’è fatta sentire, con tanto di pioggerellina fresca, che ci sta sempre bene...(anche quando, ovviamente, non hai l’ombrello..).
“Il silenzio ti avvolge, relegandoti nell’oscurità da cui non vuoi più uscire. La tua ombra ti fa luce, ed il tuo corpo è un sospiro di pioggia."
G.
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